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Once upon ski

(2023 - ongoing)

La crisi climatica, al giorno d’oggi, sta impattando in modo evidente sull’arco alpino causando una sempre più accentuata scarsità di precipitazioni nevose. La stagione nevosa registra un calo stimato di 26-36 giorni, con un innalzamento della quota neve che al giorno d’oggi si formalizza in un dislivello di circa 300 m. 
All’interno di questo scenario, quindi, si prospetta per il futuro una nuova idea della montagna invernale che, sino ad ora, ha concentrato la sua forza su sport come lo sci alpino e quindi sulla costruzione di impianti di risalita e piste per la pratica di questa disciplina.
In Friuli-Venezia Giulia attualmente sono presenti sei poli sciistici principali: Tarvisio, Sella Nevea, il Monte Zoncolan, Forni di Sopra, Sappada, Piancavallo. Fino a una decina di anni fa, e ancor più negli anni ’80-’90, però questa piccola sezione dell’arco alpino ha contato nel tempo più di 30 impianti.
A causa degli inverni sempre più brevi e con le scarse nevicate, alla fine del ciclo della vita della struttura, queste piccole stazioni sono state chiuse una dopo l’altra.
Attualmente, rimangono visibili come lunghe cicatrici sui pendii quelle che una volta erano piste frequentate dalla gente del luogo, e in alcune di essere sono ancora visibili come dei reperti di archeologia moderna le strutture degli skilift o seggiovie ormai fuori uso, tutto a testimonianza di un modo di vivere la montagna che sta mutando e che nel prossimo futuro rischia di scomparire. 

Lo scopo del progetto è quello di documentare ciò che resta di questo mondo, mescolando in una narrazione visiva le immagini dei luoghi, con quelle di coloro che hanno contribuito a mantenerli vivi sino alla loro chiusura e il loro ricordo. Si inseriscono nel racconto, infatti, anche fotografie di archivio e carte tecniche storiche che testimoniano l’esistenza degli impianti a fune.

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