L’anno scorso avevo pubblicato un post simile, su un ritratto che ho fatto a mio padre.
Oggi, voglio riproporre lo stesso “format” raccontandovi la storia che c’è dietro a questo ritratto che ho fatto ad una mia cara amica.
Elisa e io ci conosciamo dai tempi dell’università, lei l’ha conclusa, io no. Come in tutti i rapporti, ci sono momenti in cui si è più vicini e altri in cui, invece, presi ognuno dalle proprie vite ci si allontana un po’. Però, nonostante tutto, si sa sempre che si può contare l’una sull’altra.
A volte basta poco, per essere amici. Basta riconoscersi, trovarsi, sapersi incontrare a metà strada.
Questo ritratto di Elisa nasce negli ultimi giorni di zona gialla, in un pranzo veloce insieme, ma pieno di significato nelle parole e nel potersi raccontare senza troppi filtri. E credo che siano proprio questi i momenti che valga la pena fissare nel tempo.
In quel momento le ho chiesto solamente di guardare fuori dalla finestra, niente di più. Poi c’è stato solo il click. Quando poi le ho mandato la foto, non appena ho sviluppato il rullino, la cosa che più mi ha toccata, è stato il suo dirmi “io mi riconosco”.
Questa è la mia amica Elisa.
