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Tutto cambia, ma non una fotografia

Mi capita spesso di camminare per casa, per il mio paese e pensare al futuro.
Penso a come saranno le cose tra dieci, vent’anni. A come saranno mutate.
Ci sono luoghi che nella nostra mente non cambieranno mai, che crediamo possano resistere ai segni del tempo, ma razionalmente tutti sappiamo che non è possibile.

Ripenso a casa dei miei nonni materni, a come la conoscevo quando ero piccola e a come è stata ristrutturata alcuni anni fa. Ancora oggi, quando vado a trovarli c’è qualcosa di strano, che mi fa sentire quasi spaesata.
Il ricordo di com’era quella casa, ormai, lo rivivo solamente attraverso le fotografie.

Ecco allora che un giorno mi capita di passare davanti alla camera dei nonni (questa volta paterni), con la porta lasciata aperta.
Era vuota, immobile, fuori dal tempo. Da lì, è stato un attimo il decidere di fermare il ricordo di quel luogo. E ora so per certo che anche se tra dieci, venti, cinquant’anni quella stanza non sarà più la stessa, le memorie legate ad essa non saranno perse, perché ogni volta che riavrò in mano quella fotografia, avrò la possibilità di ricordare quello che ho vissuto.

Non sottovalutate mai la bellezza del quotidiano, non date per scontata l’immutabilità delle cose, imparate a fermare il tempo, a scoprire il potere del ricordo in una fotografia.

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