MENU

Storia di un ritratto

Come già saprete da un mio vecchio post, il periodo della quarantena è stato per me un modo per ricongiungermi con parte della mia infanzia.

Parte proprio da questo la realizzazione di quello che è uno dei ritratti a cui tengo di più tra quelli che ho mai realizzato.

Stando a casa, riassaporando i profumi e i colori di ciò che mi circonda quotidianamente, ho avuto modo di riappropriarmi di tantissime cose, come il riscoprire l’effetto che ha la luce ad un determinato orario nel fienile.

Ho chiesto a mio padre di venire con me, di mettersi in quel punto esatto.

La potenza di questa foto, oltre al significato che ovviamente ha per me, credo stia proprio nell’essenza della luce che si alterna al buio.

Realizzare il ritratto di qualcuno significa avvicinarsi quanto più possiamo alla sua anima, al suo spirito. Significa cogliere i suoi aspetti di luce che si fondono con quelli più bui, come piccoli grandi cieli stellati.

Ho voluto provare ad approcciarmi a mio padre, con il mezzo che mi è più vicino, creare una connessione che non avrei saputo trovare in altro modo.

CLOSE
×